Un esperimento didattico: primo approccio al Debate (prima puntata)


 Insegno in un liceo classico-linguistico di una piccola città di provincia. Grazie ad una collega di inglese madrelingua che lo insegnava ai suoi studenti, ho appreso l'esistenza della metodologia del Debate e, molto intrigata per le sue innegabili potenzialità, ho deciso di studiarla e di sperimentarla in una classe terza. Purtroppo non ho trovato né nel consiglio di classe né nelle classi parallele nessun compagno di viaggio ma ciò non mi ha scoraggiato e ho perseguito nella mia scelta.

Il primo passo è stato spiegare ai ragazzi e alle ragazze che cosa fosse e perché avessi deciso di intraprendere con loro tale percorso. Si è trattato di un momento importante: infatti il progetto avrebbe richiesto l'utilizzo di un certo numero di ore che avrei dovuto giustificare non solo ai ragazzi ma anche ai genitori. Infatti in un liceo tradizionale decidere di tralasciare un sonetto di Petrarca o una novella di Boccaccio per lavorare sulla tecnica argomentativa sembrava alquanto rischioso.

Invece l'attività è partita e dopo aver mostrato cosa fosse realmente il debate, abbiamo cercato le radici classiche, in particolar modo quelle greche, di tale tecnica, leggendo per esempio passi tratti non solo dalle orazioni (Gorgia, L'encomio di Elena oppure L'orazione contro Eratostene di Lisa) ma anche passi delle tragedie in cui, soprattutto in Euripide, erano evidenti i debiti con la sofistica. Ciò mi ha permesso di agganciare il debate al mondo classico da cui si è obiettivamente originato e riprendere gli aspetti principali del testo argomentativo.

Quindi siamo passati a vedere nel concreto cosa sia un debate e abbiamo guardato un video delle finali di qualche anno fa; ciò ha reso più vicino ai ragazzi questo argomento, soprattutto rendendosi conto che altri loro coetanei lo sperimentavano e si divertivano e ha agganciato definitivamente il loro interesse.

A questo punto, data una mozione ("L'uso della carne sintetica nell'alimentazione"), i ragazzi sia in classe che a casa hanno cominciato la ricerca di informazioni sull'argomento senza porsi la questione se fossero più o meno d'accordo con la mozione: era necessario documentarsi sull'argomento a prescindere dalla posizioni assunte. Qui sono emerse le criticità: gli studenti non erano capaci di svolgere una corretta ricerca documentale e pertanto è stato necessario dedicare alcune lezioni a tale prassi. 

Quali siti utilizzare? quali erano affidabili? come verificare la veridicità delle fonti? come utilizzarle per un prossimo debate? Così abbiamo aperto un altro filone che ci ha condotto lontano ed è risultato di estrema efficacia non solo per la mia materia ma come modalità di lavoro utile anche per il futuro (università) e per altre discipline.

Raccolta una notevole quantità di documenti, ho suddiviso la classe in quattro gruppi di 5 studenti, due pro e due contro e hanno cominciato a impostare il lavoro. Termina qui la nostra prima puntata. SEGUE

Elisabetta Zanardi Lamberti

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